Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8341 del 2 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8341PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere confermato in sede di riesame, nonostante la deduzione di circostanze attenuanti o favorevoli all'indagato, qualora la motivazione del giudice di merito risulti congrua e completa nel giustificare la permanenza di concreti e attuali elementi di pericolo, anche in relazione alla gravità delle condotte contestate, senza che sia necessario un puntuale riscontro di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che la decisione risulti sorretta da una logica e coerente valutazione degli elementi acquisiti. Il silenzio dell'indagato nel corso dell'interrogatorio di garanzia non può essere valorizzato contra reum, non essendo applicabile in sede di riesame cautelare la disciplina prevista per il giudizio di merito dall'art. 309, comma 9, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/06/2020 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SENATORE Vincenzo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata il Tribunale di Roma, adito ai sen…

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