Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26019 del 17 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:26019PEN

Massima

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Il giudice di revisione, nel valutare l'ammissibilità di una richiesta di revisione di una sentenza irrevocabile di condanna, deve limitarsi a una sommaria delibazione dei nuovi elementi di prova addotti, al fine di accertare la loro astratta idoneità a comportare la rimozione del giudicato, senza anticipare una approfondita valutazione nel merito che comporti un'anticipazione del giudizio di revisione. Pertanto, la declaratoria di inammissibilità della richiesta di revisione per manifesta infondatezza è erronea qualora il giudice abbia effettuato una penetrante anticipazione dell'esame del merito della vicenda e del carattere di novità e rilevanza delle nuove acquisizioni istruttorie, senza rimettere al giudizio di revisione la valutazione della loro potenziale efficacia a incidere in modo favorevole sulle prove già raccolte e sul connesso giudicato di colpevolezza, in particolare quando tra tali nuovi elementi vi sia una confessione del condannato o di un concorrente nel reato. In tali casi, il giudice di revisione è tenuto a disporre il giudizio di revisione nel contraddittorio delle parti, al fine di valutare compiutamente l'attendibilità e l'affidabilità delle nuove prove offerte, senza precludere l'accesso a tale rimedio straordinario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICHELI P. - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriel - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 03/05/2013 della Corte di appello di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. RIELLO Luigi, che ha richiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata, con rinvio alla Corte di appello di Reggi…

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