Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 152 del 2019

ECLI:IT:TARTOS:2019:152SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria di opere edilizie abusive produce l'automatico effetto caducante dell'ordinanza di demolizione di tali opere, ove questa sia già stata adottata, in quanto determina il venir meno dell'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato. Il principio di diritto trova applicazione anche nel caso in cui l'istanza di accertamento di conformità sia stata presentata nelle more del giudizio amministrativo, in quanto tale circostanza sopravvenuta comporta il difetto di interesse al ricorso, che deve pertanto essere dichiarato improcedibile. La massima si fonda sulla consolidata giurisprudenza amministrativa, secondo cui la presentazione di una domanda di sanatoria edilizia, anche successivamente all'adozione dell'ordinanza di demolizione, determina il venir meno dell'interesse all'annullamento di quest'ultima, in quanto l'accoglimento dell'istanza di accertamento di conformità renderebbe priva di oggetto la precedente ordinanza. Tale principio si applica indipendentemente dal fatto che la domanda di sanatoria sia stata presentata prima o dopo l'impugnazione dell'ordinanza di demolizione, essendo sufficiente che essa sia stata proposta nelle more del giudizio amministrativo. In tal caso, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in coerenza con gli indirizzi consolidati della giurisprudenza amministrativa in materia.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/01/2019

N. 00152/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00280/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 280 del 2018, proposto da
Davide Paoli, Ioan Tiberiu Scripcaru, rappresentati e difesi dall'avvocato Stefano Bracci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Pisa, via Palestro 25;

contro

Comune di Pisa, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Susanna Caponi, Gloria Lazzeri e Giuseppina Gigliotti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Graziella Ferraroni in Firenze, viale del Poggio Imperiale 14;

per l'annullamento<…

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