Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15963 del 16 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15963PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di una società, anche di fatto, compie atti di disposizione del patrimonio sociale a prezzi manifestamente incongrui e con modalità contrattuali gravemente pregiudizievoli per la società, in assenza di giustificazioni economiche e con la consapevolezza di cagionare un grave pregiudizio ai creditori. Tali condotte, anche se non determinano un danno effettivo, integrano il reato in quanto idonee a porre in pericolo gli interessi patrimoniali dei creditori, a prescindere dall'entità del danno concretamente cagionato. L'accertamento della natura distrattiva dell'operazione non richiede la dimostrazione di uno specifico rapporto tra attività e passività della società, essendo sufficiente la constatazione dell'ingiustificata diminuzione del patrimonio sociale attraverso atti di disposizione a condizioni manifestamente svantaggiose per la società. Inoltre, la posizione di amministratore di fatto può essere riconosciuta anche in capo a soggetti che, pur non rivestendo formalmente tale qualifica, abbiano di fatto esercitato poteri gestori e decisionali sulla società, essendo a conoscenza dei dettagli dell'operazione contestata. Infine, il dolo del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione può essere desunto dalla consapevolezza, in capo agli agenti, della natura pregiudizievole dell'operazione per gli interessi dei creditori sociali, a prescindere dalla finalità perseguita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6978/2009 CORTE APPELLO di TORINO, del 21/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI Giuse4ppe che ha concluso per rigetto;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

FATTO E DIRITTO

Propongono ri…

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