Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44164 del 18 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:44164PEN

Massima

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La confisca di beni prevista dall'art. 24 del D.Lgs. n. 159/2011 (c.d. Codice Antimafia) costituisce una misura di prevenzione patrimoniale che colpisce il patrimonio di soggetti ritenuti socialmente pericolosi in quanto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta. Tale misura si fonda sulla presunzione relativa di illecita accumulazione patrimoniale, che impone al proposto l'onere di giustificare la legittima provenienza dei beni in suo possesso. Il giudice, nel valutare la sussistenza del requisito della sproporzione, deve considerare l'intero patrimonio del nucleo familiare, tenendo conto non solo dei redditi dichiarati, ma anche di ogni altra fonte di entrata, anche se riferibile a componenti del medesimo nucleo, purché non risulti manifestamente incompatibile con le condizioni economiche e sociali della famiglia. Ove il proposto non riesca a fornire la prova della legittima provenienza dei beni, il giudice può legittimamente disporne la confisca, in quanto il patrimonio è ritenuto pericoloso per l'economia lecita e potenzialmente idoneo a finanziare ulteriori attività illecite. La motivazione del provvedimento di confisca deve illustrare in modo chiaro e logico il percorso argomentativo seguito dal giudice per accertare la sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati, senza omettere di valutare eventuali fonti di reddito lecite, anche se riferibili a componenti del nucleo familiare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 8/2015 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 08/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. Gaeta Piero, Sostituto Procuratore generale presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso, con i provvedimenti consequenziali ex articolo 616 c.p.p..
RITEN…

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