Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell'art. 133, comma 1, lett. f) del codice del processo amministrativo, la controversia avente ad oggetto l'impugnazione di un provvedimento amministrativo di natura sanzionatoria, adottato nell'esercizio dell'attività di vigilanza del territorio in materia urbanistica ed edilizia, anche qualora la questione relativa alla titolarità della strada interessata dal provvedimento assuma carattere incidentale. Ciò in quanto il petitum sostanziale della controversia riguarda la dedotta invalidità dell'atto amministrativo, e non l'accertamento dell'esistenza e dell'estensione di un diritto soggettivo, la cui cognizione, pur se necessaria per pronunciare sulla questione principale, spetta al giudice amministrativo in via incidentale, ai sensi dell'art. 8 del codice del processo amministrativo. Il principio di diritto affermato è applicabile anche laddove il provvedimento impugnato non rientri direttamente nell'ambito edilizio, ma concerna comunque l'esercizio di un potere pubblico in materia di ordine, sicurezza, incolumità, igiene o edilità pubblica, potendo l'accertamento della sussistenza del diritto di proprietà sull'immobile interessato essere effettuato, in via incidentale e senza efficacia di giudicato, dal giudice amministrativo.