Il mancato adempimento dell'obbligo di notifica dell'atto di impugnazione ai sensi dell'art. 584 c.p.p. non comporta l'inammissibilità del gravame o la nullità della sentenza, ma determina soltanto la mancata decorrenza del termine per la proposizione dell'appello incidentale, ove consentito. L'appello principale proposto da un coimputato non deve essere notificato agli altri imputati che non si siano avvalsi del potere di impugnazione, in quanto in capo a questi ultimi non sussiste un interesse a proporre appello incidentale, essendo questo previsto come gravame antagonista rispetto a quello principale. Inoltre, la mancata notifica ex art. 584 c.p.p. non impedisce all'imputato di giovarsi dell'effetto estensivo dell'impugnazione, qualora ne sussistano i presupposti di cui all'art. 587, comma 1, c.p.p. In definitiva, l'omesso adempimento della formalità di notifica di cui all'art. 584 c.p.p. non determina l'inammissibilità del gravame o la nullità della sentenza, ma comporta unicamente la mancata decorrenza del termine per la proposizione dell'appello incidentale, ferma restando la possibilità per l'imputato di avvalersi dell'effetto estensivo dell'impugnazione, ove ne ricorrano i presupposti.