Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38657 del 3 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38657PEN

Massima

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Il custode giudiziario che, senza previo avviso e senza autorizzazione del giudice dell'esecuzione, sottrae i beni sottoposti a pignoramento, rendendo vana la verifica di tali beni da parte dell'ufficiale giudiziario, commette il reato di sottrazione di cose sottoposte a pignoramento di cui all'art. 388, comma 4, c.p., a prescindere dalla successiva comunicazione dello spostamento dei beni ad opera del custode, in quanto tale condotta integra la violazione del precetto penale contestato, essendo irrilevante l'elemento soggettivo della buona fede del custode, atteso che il dolo generico richiesto dal reato sussiste per il solo fatto dell'amotio dei beni senza le prescritte autorizzazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Frances - rel. Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. SI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4813/2006 CORTE APPELLO di MILANO, del 01/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Di Popolo A., che ha concluso per Annullamento con rinvio.

OSSERVA

Sull'appello proposto da GA. SI…

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