La realizzazione di manufatti edilizi in epoca anteriore all'entrata in vigore della Legge n. 765 del 1967, che ha esteso l'obbligo del previo rilascio di titolo edilizio anche alle zone del territorio comunale esterne ai centri abitati, non necessita di alcun provvedimento autorizzatorio, in quanto tale obbligo non era previsto per tali costruzioni. Inoltre, il successivo sopravvenire di vincoli ambientali, come quello introdotto dalla Legge n. 431 del 1985 a tutela delle zone di rispetto prospicienti i laghi e i corsi d'acqua, non può trovare applicazione nei confronti di manufatti realizzati in epoca antecedente alla sua entrata in vigore, in quanto non può avere efficacia retroattiva. Pertanto, l'ordinanza comunale che ingiunge la demolizione di tali manufatti, ritenuti abusivi, deve essere annullata, in quanto la loro realizzazione risulta processualmente accertata come avvenuta in epoca anteriore all'entrata in vigore della normativa che ne avrebbe imposto il previo rilascio di titolo edilizio. Il proprietario subentrante in epoca successiva non può essere considerato responsabile dell'abuso edilizio, non essendo egli l'autore della costruzione.