Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8455 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:8455SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rimozione di una struttura installata abusivamente può essere legittimamente revocato qualora l'interessato presenti la necessaria documentazione per ottenere la voltura dell'autorizzazione precedentemente intestata ad altro soggetto, determinando così la cessazione della materia del contendere per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio, in considerazione del fatto che l'Amministrazione ha successivamente adottato un provvedimento favorevole all'istante, venendo meno l'originario presupposto per l'adozione del provvedimento impugnato. Tale soluzione consente di tutelare l'interesse pubblico al corretto utilizzo del suolo pubblico, garantendo al contempo il rispetto della posizione giuridica soggettiva del privato, il quale ha dimostrato la propria legittimazione all'occupazione dello spazio pubblico mediante la presentazione della documentazione richiesta. Il principio di proporzionalità impone all'Amministrazione di riesaminare la propria posizione e di adottare provvedimenti conformi alla mutata situazione di fatto, evitando di mantenere in vita atti lesivi della sfera giuridica del privato in assenza di un perdurante interesse pubblico. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, unitamente alla compensazione delle spese di giudizio, rappresenta pertanto una soluzione equilibrata che consente di contemperare le esigenze dell'Amministrazione con quelle del privato, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 04522/2013
REG.RIC.

N. 08455/2016 REG.PROV.COLL.

N. 04522/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4522 del 2013, proposto da:
Società La Mescita Srl, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Giuseppe Garofalo, con domicilio eletto presso Tar Lazio Segreteria Tar Lazio in Roma, via Flaminia, 189;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso Alessandro Rizzo in Roma, via Tempio di Giove;

per l'annullamento

del provvedimento col quale è stato ordinato il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione di struttura inst…

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