Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. si configura indipendentemente dalle modalità di acquisizione delle immagini, essendo sufficiente la mera detenzione del materiale, anche se proveniente da una perquisizione non convalidata dal pubblico ministero. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza della detenzione di immagini riproducenti minori, a prescindere dall'uso che l'imputato ne abbia fatto. La particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., non è applicabile in presenza di una prolungata compressione del bene giuridico tutelato, come nel caso di detenzione di materiale pedopornografico per un periodo significativo. Il diniego delle attenuanti generiche è adeguatamente motivato quando l'imputato non abbia allegato specifici elementi positivi a suo favore, essendo sufficiente il richiamo all'assenza di fattori idonei a giustificare la diminuzione di pena.