Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14056 del 13 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14056PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può ritenere attendibili le dichiarazioni accusatorie rese dal coimputato o da persona indagata in un procedimento connesso, purché siano corroborate da riscontri estrinseci individualizzanti, idonei a dimostrare l'attribuzione del fatto-reato al soggetto destinatario di tali dichiarazioni. Tali riscontri possono essere desunti non solo da elementi specifici e diretti, ma anche da un quadro probatorio complessivo, purché logico, coerente e congruo, che consenta di verificare la consistenza e l'attendibilità delle dichiarazioni accusatorie, anche in relazione al contesto criminale di riferimento, senza che sia necessaria la prova della certezza processuale della colpevolezza dell'imputato. Il giudice, pertanto, nel valutare la complessiva attendibilità delle dichiarazioni accusatorie, non può limitarsi a una frammentaria analisi dei singoli elementi indiziari, ma deve effettuare una valutazione globale e di insieme di tutto il materiale probatorio, al fine di verificare se esso sia idoneo a sorreggere il giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza richiesto in sede cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 24/10/2011 del Tribunale del riesame di Napoli;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO

p. 1. Con ordinanza del 2…

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