Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43106 del 18 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43106PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura anche in presenza di un'organizzazione minima, purché idonea a dimostrare l'esistenza di un accordo illecito permanente tra gli associati, teso alla commissione di un numero indeterminato di reati di spaccio di droga. A tal fine, è sufficiente che gli associati agiscano con la consapevolezza di operare nell'ambito di un'attività criminosa comune, svolgendo ciascuno il proprio ruolo, anche se limitato, nell'ambito di un programma criminoso condiviso, senza che sia necessaria una rigida ripartizione di compiti prestabilita. Inoltre, la presenza di un agente infiltrato che abbia svolto un ruolo di mediazione e finanziamento non esclude la configurabilità del reato associativo, qualora emerga comunque l'esistenza di un accordo tra gli imputati finalizzato al traffico di stupefacenti. Infine, la condanna per il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 non è preclusa dalla circostanza che uno dei partecipi all'associazione si trovi detenuto per la maggior parte del periodo in cui l'attività criminosa è stata posta in essere, purché risulti comunque il suo contributo consapevole e volontario al perseguimento degli scopi del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. KOVERECH Oscar - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

MA. CA. GL. AM., N. IL (OMESSO);

PI. SA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/09/2004 CORTE APPELLO di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. AMENDOLA ADELAIDE;

Udito il Procuratore generale, dott. Angelo Di Popolo, che ha chiesto il rigetto di entrambi i ricorsi;

Udito il difensore di Pi. Sa., avv…

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