Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13747 del 30 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13747PEN

Massima

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Il reato di ricettazione si configura quando l'agente abbia consapevolezza della provenienza illecita del bene ricevuto, senza che sia necessaria la conoscenza dettagliata delle circostanze del reato presupposto, essendo sufficiente la certezza della provenienza illecita desumibile da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza del bene. L'elemento soggettivo del reato può essere desunto anche dal comportamento di occultamento tenuto dall'agente, logicamente spiegabile con l'acquisto in mala fede. La Corte di Cassazione, in sede di giudizio di legittimità, non deve riesaminare il merito della decisione impugnata, ma limitarsi a verificare la compatibilità della motivazione con il senso comune e i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato TRASACCO Ferdinando quale difensore di NU. Gi. (nato il (OMESSO)) e CO. Gi. (nata il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Napoli, Sezione Quarta Penale, in data 12.04.2005.

Sentita la relazione della causa fatta, in Pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'in…

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