Consiglio di Stato sentenza n. 1770 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:1770SENT

Massima

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La concessione edilizia è un atto amministrativo che rende legittima l'attività edificatoria nell'ordinamento pubblicistico, regolando il rapporto tra l'autorità amministrativa che la emette e il soggetto a favore del quale è rilasciata. Tuttavia, la concessione edilizia non attribuisce al beneficiario diritti soggettivi conseguenti all'attività edificatoria, la cui titolarità deve essere sempre verificata alla stregua della disciplina del diritto comune. Pertanto, l'Amministrazione comunale, nel rilasciare la concessione edilizia, non è tenuta a compiere complessi accertamenti diretti a ricostruire tutte le vicende riguardanti la titolarità dell'immobile o a verificare l'inesistenza di servitù o altri vincoli reali che potrebbero limitare l'attività edificatoria, essendo sufficiente l'acquisizione del titolo che formalmente abiliti alla concessione. La clausola di salvezza dei diritti dei terzi inserita nella concessione edilizia deve intendersi nel senso che non incombe all'autorità che la rilascia compiere tali complesse ricognizioni giuridico-documentali, essendo onere del vicino che ritenga leso un proprio diritto soggettivo agire innanzi all'autorità giudiziaria ordinaria per la tutela delle proprie posizioni. Inoltre, l'Amministrazione comunale, nel rilasciare la concessione edilizia, non è tenuta a verificare la conformità dell'intervento edilizio alla normativa in materia di sicurezza antincendio, essendo onere del titolare della concessione assicurare il rispetto di tali prescrizioni. Pertanto, la mera deduzione generica di violazioni della normativa antincendio non integra una compiuta critica di legittimità della concessione edilizia.

Sentenza completa

N. 02338/2000
REG.RIC.

N. 01770/2011REG.PROV.COLL.

N. 02338/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2338 del 2000, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Cosseria n. 5;

contro

Comune di Cuneo, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 63;

nei confronti di

((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) n. 32;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. PIEMONTE - TORINO: SEZIONE I n. 00592/1999,…

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