Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6246 del 15 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6246PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel disporre la confisca di beni per sproporzione tra il loro valore e i redditi dichiarati dal proposto, deve accertare in via incidentale l'inquadrabilità del soggetto nelle categorie di cui all'art. 4 del d.lgs. n. 159/2011 e la sua pericolosità sociale al momento dell'acquisto dei beni, anche in assenza di una precedente misura di prevenzione personale. Tale accertamento deve essere adeguatamente motivato, con riferimento a elementi concreti e specifici, senza limitarsi a mere formule di stile, e deve altresì giustificare la ritenuta sproporzione tra il valore dei beni e i redditi legittimi, considerando complessivamente la situazione patrimoniale del proposto e del suo nucleo familiare nel periodo rilevante. Ove la motivazione risulti carente o contraddittoria in relazione a singoli beni, il provvedimento di confisca deve essere annullato limitatamente a tali beni, con rinvio al giudice di merito per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 18/2014 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 24/02/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FIDANZIA Andrea;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. FILIPPI Paola ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
L'avv. (OMISSIS) ha chiesto accogliersi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con dec…

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