Il provvedimento amministrativo che dispone un divieto permanente di accesso e transito per i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate deve essere adottato all'esito di una puntuale istruttoria volta ad accertare le concrete circostanze di fatto che giustificano l'adozione di tale misura limitativa della circolazione, con particolare riferimento allo stato dei luoghi, al traffico esistente, alla presenza di pedoni e veicoli, alla visibilità e alla lunghezza delle strade interessate, nonché alle effettive finalità perseguite, quali la riduzione dell'inquinamento, il miglioramento della mobilità e della sicurezza pubblica. L'amministrazione deve, inoltre, motivare adeguatamente in merito al necessario contemperamento degli interessi coinvolti, spiegando le ragioni per cui la misura adottata è ritenuta l'unica idonea al raggiungimento degli obiettivi prefissati. L'assenza di una concreta e specifica istruttoria e la carenza motivazionale comportano l'annullamento del provvedimento per violazione degli artt. 1 e 3 della legge n. 241/1990.