La proroga automatica delle concessioni demaniali marittime e lacuali ad uso turistico-ricreativo, prevista dall'art. 1, commi 682 e 683, della legge n. 145/2018, costituisce diritto direttamente sancito dalla legge nazionale, prevalente sulla direttiva 2006/123/CE (c.d. direttiva Bolkestein) che non è di diretta applicazione, in assenza di una specifica normativa di attuazione. Pertanto, il diniego della proroga automatica da parte dell'amministrazione comunale, in assenza di una legge di riordino del settore conforme ai principi europei, integra violazione della legge nazionale e non può essere giustificato dall'applicazione diretta della direttiva europea, la quale necessita di una previa attuazione da parte dello Stato. Il diritto alla proroga del titolo concessorio fino al 31 dicembre 2033 è pertanto direttamente sancito dalla legge nazionale, senza che l'amministrazione possa condizionarne il riconoscimento alla verifica di ulteriori requisiti.