La chiusura di una terrazza con strutture precarie in alluminio e vetro, realizzata ai sensi dell'art. 20 della L.R. Sicilia n. 4/2003, non può essere considerata abusiva, purché tali opere siano suscettibili di facile rimozione e non comportino modifiche strutturali o funzionali dell'immobile che ne alterino la destinazione d'uso originaria. Tuttavia, eventuali ulteriori interventi, come la demolizione di porzioni di muro perimetrale, la realizzazione di una cucina in muratura e l'innalzamento di un muro di confine, che di fatto inglobano la veranda nell'abitazione, eccedono i limiti della mera chiusura precaria e sono da considerarsi abusivi, in quanto non rientrano nella fattispecie prevista dalla citata normativa regionale e comportano un mutamento della destinazione d'uso originaria non consentito. In tali casi, l'ordine di demolizione deve essere limitato alle sole opere abusive, mentre la veranda in sé, realizzata nel rispetto dei requisiti di precarietà, può essere mantenuta.