Il porto ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere in luogo pubblico, pur non integrando un reato grave, è comunque sanzionato penalmente in quanto condotta pericolosa per l'ordine e la sicurezza pubblica. Tuttavia, per la determinazione della pena, il giudice deve valutare attentamente le circostanze del caso concreto, come il luogo, il momento, la compagnia e le finalità del porto, al fine di accertare l'effettiva pericolosità della condotta e l'eventuale sussistenza di una giustificazione, come l'uso per motivi di lavoro. Ove tali circostanze escludano la concreta pericolosità del fatto, il giudice può riconoscere l'ipotesi di lieve entità, con conseguente irrogazione della sola pena pecuniaria. Inoltre, l'assoluzione dell'imputato da un'imputazione più grave, come il concorso in rapina, comporta l'esclusione della condanna alle spese di mantenimento in custodia cautelare, essendo tale condanna prevista solo per i reati per i quali è ammessa la custodia.