Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3191 del 23 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3191PEN

Massima

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Il reato di ricettazione, ai sensi dell'art. 648 c.p., può essere provato anche in assenza di una specifica giustificazione da parte dell'imputato circa il possesso di beni di provenienza delittuosa, essendo sufficiente la dimostrazione della consapevolezza della loro origine illecita, desumibile da elementi di fatto e indizi giuridicamente apprezzabili, come il prezzo di vendita non corrispondente a quello imposto dal marchio originale. L'omessa giustificazione del possesso di tali beni, unitamente ad altri elementi probatori, costituisce prova dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, senza che sia necessaria la dimostrazione della conoscenza specifica del reato presupposto. La motivazione della sentenza di condanna per ricettazione è congrua e immune da vizi logici quando, richiamando le argomentazioni del giudice di primo grado, evidenzia gli elementi di fatto posti a fondamento della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di un'analitica confutazione delle deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 8953/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 09/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

RITENUTO …

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