Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8448 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:8448SENB

Massima

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L'occupazione di suolo pubblico senza la prescritta concessione amministrativa è da considerarsi totalmente abusiva, anche qualora le modalità di occupazione siano conformi alle previsioni del Codice della strada, in quanto la valutazione di conformità e il rilascio della concessione costituiscono un presupposto necessario e inderogabile per la legittimità dell'occupazione. L'amministrazione è tenuta a ordinare la rimozione dell'occupazione abusiva e il ripristino dello stato dei luoghi, indipendentemente dalla motivazione formale del provvedimento, in quanto la natura vincolata dell'atto esclude la rilevanza di eventuali vizi di motivazione. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza costante è che l'occupazione di suolo pubblico senza la prescritta concessione amministrativa, anche se conforme sotto il profilo tecnico, integra una fattispecie di occupazione totalmente abusiva, che legittima l'amministrazione a disporre la rimozione e il ripristino dello stato dei luoghi, senza che assumano rilievo eventuali profili di motivazione formale del provvedimento, in quanto la natura vincolata dell'atto esclude la rilevanza di tali vizi. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a ordinare la cessazione dell'occupazione abusiva e il ripristino dello stato dei luoghi, indipendentemente dalla motivazione formale del provvedimento, in quanto la natura vincolata dell'atto esclude la rilevanza di eventuali vizi di motivazione. Tale principio si fonda sulla necessità di tutelare il corretto e legittimo utilizzo del demanio pubblico, a garanzia dell'interesse generale alla fruibilità e alla salvaguardia degli spazi pubblici, che prevale sugli interessi particolari dei privati occupanti. L'occupazione abusiva, infatti, determina un uso distorto e illegittimo del bene pubblico, sottraendolo alla sua destinazione d'uso e pregiudicandone la libera accessibilità e fruibilità da parte della collettività. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a intervenire prontamente per ripristinare la legalità e la corretta gestione del demanio pubblico, indipendentemente dalla motivazione formale del provvedimento, in quanto la natura vincolata dell'atto esclude la rilevanza di eventuali vizi di motivazione.

Sentenza completa

N. 06847/2016
REG.RIC.

N. 08448/2016 REG.PROV.COLL.

N. 06847/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6847 del 2016, proposto da:
Società Rome Point & C Sas, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Bianca De Concilio, con domicilio eletto presso Bianca De Concilio in Roma, piazza Cavour, 25;

contro

Roma Capitale, non costituita;

per l'annullamento

della d.d. CA/1496/2016 dell’1.6.2016 avente ad oggetto “chiusura ex ordinanza sindacale n. 258/2012 e ss.mm.ii. dell’attività di vicinato e ordine di immediato ripristino dello stato dei luoghi per il locale sito in via Gioberti nr.11/B”.

Visti il ricorso e i r…

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