Il rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione non può essere arbitrariamente negato dalla Pubblica Amministrazione, in quanto il diritto al soggiorno è tutelato dalla legge e dalla Costituzione come espressione del diritto fondamentale alla libertà di circolazione e di stabilimento. Il diniego del rinnovo deve essere adeguatamente motivato e rispettare i principi di proporzionalità e ragionevolezza, tenendo conto della situazione personale e familiare dello straniero, nonché del suo radicamento sul territorio. L'Amministrazione è tenuta a riesaminare la posizione dello straniero, valutando tutti gli elementi rilevanti, anche se non rappresentati in precedenza, al fine di adottare una decisione pienamente conforme ai diritti e alle garanzie previsti dall'ordinamento giuridico. Il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, se non adeguatamente giustificato, può integrare una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare tutelato dall'art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Pertanto, il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno deve essere sorretto da una congrua e approfondita motivazione, che dia conto dell'esame di tutti gli interessi coinvolti e della loro ponderazione, al fine di assicurare il giusto bilanciamento tra le esigenze di controllo dell'immigrazione e il rispetto dei diritti fondamentali dello straniero.