Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40795 del 23 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40795PEN

Massima

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Il dolo è compatibile con il vizio parziale di mente, in quanto i due concetti operano su piani diversi: il dolo attiene al funzionamento dell'intelligenza e della volontà, mentre il vizio parziale di mente incide sull'imputabilità, senza escludere necessariamente la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato. Pertanto, la presenza di una sindrome schizofrenica cronica non esclude di per sé l'antigiuridicità della condotta, qualora non emerga un vizio totale di mente che escluda la capacità di intendere e di volere. Inoltre, in presenza di una causa estintiva del reato, il giudice può pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 c.p.p. solo quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la sua rilevanza penale e la non commissione del medesimo da parte dell'imputato emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, configurandosi una "constatazione" piuttosto che un mero "apprezzamento". Infine, la valutazione circa il carattere essenziale o meno del contributo dell'imputato ai reati contestati rientra nell'ambito del giudizio di merito, non censurabile in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o mancanza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AR. AL. , nato ad (OMESSO);

RI. GI. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, sezione 2 penale, in data 12.5.2006:

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili.

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