Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 25249 del 17 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25249PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare, pur se revocato, può essere impugnato dall'indagato solo se questi dimostri un interesse concreto ed attuale, tale da incidere sull'economia del procedimento. Ciò implica che l'interesse non possa risolversi in una mera pretesa teorica all'esattezza del provvedimento, ma debba essere valutato in relazione alla possibilità di ottenere un'equa riparazione per la custodia cautelare subita ingiustamente. Pertanto, l'interesse all'impugnazione sussiste solo quando la formula di proscioglimento non rientri tra quelle di cui all'art. 314 c.p.p., comma 1, e la durata della custodia cautelare abbia superato la pena inflitta ovvero la condanna sia stata condizionalmente sospesa. In difetto di tali presupposti, l'interesse all'impugnazione deve ritenersi carente, comportando l'inammissibilità del relativo ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. DOVERE Salvator - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 23/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 14 gennaio 2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOVERE SALVATORE;
sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Catania, sezione per il riesame, ha annullato l'ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari…

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