Cassazione penale Sez. V sentenza n. 78 del 7 gennaio 1982
ECLI:IT:CASS:1982:78PEN
Massima
Massima ufficiale
L'elemento soggettivo dei reati di falso in atto pubblico consiste nella coscienza e volontà della immutatio veri, senza che sia richiesto un animus nocendi o decipiendi. (Nella specie un portalettere aveva apposto la falsa firma del portiere sulla ricevuta di ritorno di una raccomandata al fine di favorire il destinatario dell'atto).
Sentenze simili
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1740 del 11 febbraio 1988
ECLI:IT:CASS:1988:1740PENL'elemento soggettivo della falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici consiste nel dolo generico, cioè nella consapevolezza della falsa attestazione, non essendo richiesto né un animus …
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6024 del 19 giugno 1981
ECLI:IT:CASS:1981:6024PENIl delitto di falso in atto pubblico, pur se commesso dal privato ex art. 482 c.p., è un reato di pericolo e non richiede alcun dolo specifico, essendo sufficiente la coscienza e volontà della immuta…
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4385 del 8 aprile 1999
ECLI:IT:CASS:1999:4385PENIn tema di falsità ideologica in atto pubblico, l'elemento soggettivo consiste nel dolo generico, vale a dire nella volontarietà e consapevolezza della falsa attestazione, non essendo richiesto né l'…
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9439 del 11 novembre 1983
ECLI:IT:CASS:1983:9439PENL'elemento soggettivo del delitto di falsità ideologica in atto pubblico consiste nel dolo generico e cioè nella consapevolezza della falsa attestazione, non essendo richiesto né un animus nocendi né…
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4497 del 29 aprile 1982
ECLI:IT:CASS:1982:4497PENL'elemento soggettivo del delitto di falso ideologico in atto pubblico, non richiede un fine particolare, essendo sufficiente la coscienza e volontà dell'immutatio veri.
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19094 del 9 maggio 2008
ECLI:IT:CASS:2008:19094PENIl delitto di falso materiale in atto pubblico, punito a titolo di dolo generico, richiede la consapevolezza e la volontà della immutatio veri, ossia della alterazione del contenuto veritiero dell'at…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 184 del 10 gennaio 1985
ECLI:IT:CASS:1985:184PENAd integrare l'elemento psicologico del reato di falso in atto pubblico è sufficiente la coscienza e volontà della "immutatio veri", consistente nell'attestazione di fatti o situazioni non conformi a…
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 332 del 22 gennaio 1981
ECLI:IT:CASS:1981:332PENNel reato di falso in atto pubblico l'elemento psicologico consiste nella coscienza e volontà di immutare il vero, indipendentemente da qualsiasi fine di vantaggio o di danno, onde il delitto è perfe…
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29764 del 28 luglio 2010
ECLI:IT:CASS:2010:29764PENIn tema di falsità documentali, ai fini dell'integrazione del delitto di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 476 cod. pen.), l'elemento soggettivo richiesto è il …
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3866 del 27 aprile 1981
ECLI:IT:CASS:1981:3866PENIl reato di falsità in atti pubblici non richiede affatto la esistenza nell'agente di un fine particolare, essendo sufficiente il dolo generico, che non è incompatibile con un atteggiamento di legger…
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.
Un nuovo modo di esercitare la professione
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.