Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22698 del 5 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22698PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La chiamata in correità di un coimputato o di persona imputata in un procedimento connesso, ai fini della sua valutazione probatoria, deve essere esaminata dal giudice seguendo un preciso ordine logico: in primo luogo, deve essere accertata la credibilità intrinseca del dichiarante in relazione alla sua personalità, condizioni socio-economiche e familiari, passato, rapporti con i chiamati in correità e genesi della sua decisione di confessare e accusare i coautori; in secondo luogo, deve essere verificata l'intrinseca consistenza e le caratteristiche delle sue dichiarazioni, in termini di precisione, coerenza, costanza e spontaneità; infine, devono essere valutati i riscontri esterni, che possono essere costituiti anche da ulteriori dichiarazioni accusatorie convergenti, purché caratterizzate da indipendenza, specificità e riguardanti il nucleo centrale e significativo della questione fattuale. Solo in presenza di tutti questi requisiti, la chiamata di correo può avere valore di prova diretta contro l'accusato. Inoltre, il giudice di merito, nel valutare il concorso morale o materiale dell'imputato nei reati commessi dagli altri concorrenti, deve motivare in modo adeguato e logicamente plausibile, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo L. - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)), del foro di Napoli, nell'interesse di Pe. An., nato a (OMESSO);

P. P., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, 4 sezione penale, in data 6/12/2006;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha conc…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.