La decadenza di una concessione demaniale marittima può essere revocata dall'amministrazione concedente qualora siano state rimosse le cause che hanno portato all'adozione del provvedimento di decadenza, in applicazione dell'art. 20 della legge regionale n. 17/2005, che prevede il ripristino della validità della concessione in tali ipotesi. L'amministrazione comunale, cui la Regione ha delegato la vigilanza sull'uso delle aree demaniali, è tenuta a valutare attentamente la sussistenza dei presupposti per la decadenza, effettuando un'adeguata istruttoria e motivando congruamente il provvedimento, senza basarsi su meri sospetti o valutazioni arbitrarie. La proroga della concessione demaniale, disposta successivamente al provvedimento di decadenza, comporta la cessazione della materia del contendere, in quanto soddisfa pienamente la pretesa del concessionario, senza che l'amministrazione possa eccepire l'illegittimità di tali provvedimenti di proroga, che avrebbero dovuto costituire oggetto di un intervento in autotutela. Il giudice amministrativo, in tali casi, dichiara la cessazione della materia del contendere ai sensi dell'art. 34, comma 5, del codice del processo amministrativo, compensando le spese di lite tra le parti.