Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10522 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:10522SENT

Massima

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Il giudicato formatosi su un decreto ingiuntivo, regolarmente notificato e munito di formula esecutiva, impone all'amministrazione pubblica destinataria l'obbligo di darne esecuzione entro un termine perentorio, decorso il quale il giudice può nominare un commissario ad acta per sostituirsi all'amministrazione inadempiente, con addebito dei relativi oneri a carico di quest'ultima. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone di garantire l'attuazione del giudicato, anche attraverso l'adozione di misure coercitive nei confronti della pubblica amministrazione, al fine di assicurare il rispetto del diritto del creditore e prevenire il protrarsi di situazioni di inadempimento. L'esecuzione del giudicato costituisce un dovere inderogabile per la pubblica amministrazione, che non può opporre ragioni di carattere organizzativo o gestionale per sottrarsi all'obbligo di dare attuazione alla sentenza passata in giudicato. Il mancato adempimento dell'obbligo di esecuzione del giudicato da parte della pubblica amministrazione integra un'ipotesi di responsabilità per danno erariale, oltre a configurare un illecito disciplinare per il funzionario responsabile. Il giudice amministrativo, nell'ambito dei propri poteri di cognizione e decisione, è tenuto a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, anche attraverso l'adozione di misure coercitive e sostitutive nei confronti della pubblica amministrazione inadempiente, al fine di assicurare il rispetto del giudicato e la realizzazione del diritto del creditore.

Sentenza completa

N. 11159/2008
REG.RIC.

N. 10522/2013 REG.PROV.COLL.

N. 11159/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11159 del 2008, proposto da:
Ortopedia San Colle Oppio di ((omissis)) & C. S.a.s., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con lo stesso elettivamente domiciliata in Roma, via Prenestina, N. 375;

contro

Azienda Usl di Viterbo, in persona del legale rappresentante pro-tempore, non costituita;

per l’esecuzione

del giudicato formatosi sul decreto ingiuntivo n. 530/07, emesso dal Giudice di Pace di Viterbo;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visto l 'art. 114 cod. …

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