Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36990 del 26 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:36990PEN

Massima

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Il diritto di garanzia reale costituito a favore di terzi su beni oggetto di confisca di prevenzione può essere salvaguardato solo se il terzo creditore prova di trovarsi in una situazione di buona fede e affidamento incolpevole, non avendo tratto vantaggio dall'attività illecita del debitore. Tale prova incombe sul creditore, il quale deve dimostrare di non essere stato consapevole del nesso di strumentalità tra il proprio credito e l'attività criminosa del debitore, anche in considerazione delle circostanze oggettive e soggettive del caso concreto, come la conoscenza pregressa del debitore e l'entità e la tempistica delle operazioni di credito effettuate. In mancanza di tale prova, il diritto di garanzia reale del terzo cede di fronte all'interesse pubblico alla prevenzione e al contrasto della criminalità organizzata, senza che ciò comporti l'estinzione delle obbligazioni facenti capo al debitore, il quale è surrogato dallo Stato nell'esercizio della pretesa creditoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcell - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) S.P.A.;

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) AGENZIA DEL DEMANIO UFF. BENI CONFISCATI DI NAPOLI;

avverso l'ordinanza n. 49/2009 TRIBUNALE di NAPOLI, del 18/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

lette le conclusioni del PG Dott. Giuseppe Volpe, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ric…

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