Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3939 del 27 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3939PEN

Massima

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Il metodo mafioso, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991, ricorre quando i soggetti agiscano con modalità e finalità tipicamente mafiose, idonee a esercitare sui soggetti passivi quella particolare coartazione e conseguente intimidazione proprie delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, anche in assenza di una formale partecipazione a un'associazione mafiosa. Tali modalità si concretizzano nell'utilizzo della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, nell'ostentazione di una condotta idonea a instillare nelle vittime situazioni di assoggettamento ed omertà, nonché nell'agire in aree del territorio in cui è in corso una sanguinosa lotta fra bande per il controllo del territorio e l'esercizio di un'egemonia delinquenziale, anche attraverso l'uso di armi da fuoco e di modalità sostanzialmente militari. La sussistenza di tali elementi consente di configurare il metodo mafioso, a prescindere dalla formale partecipazione a un'associazione di tipo mafioso, in quanto idonei a connotare l'azione criminosa come espressione di una metodologia mafiosa, indipendentemente dalla struttura organizzativa che la sottende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 3 maggio 2016 del Tribunale di Roma - in funzione di giudice del riesame cautelare
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. TUTINELLI Vincenzo;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. STABILE…

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