Il termine per l'impugnazione della sentenza del giudice di pace decorre dal quindicesimo giorno successivo alla pronuncia del dispositivo, anche quando il giudice abbia indicato un termine più lungo per il deposito della motivazione, in quanto la previsione di cui al D.Lgs. n. 274 del 2000, art. 32, che impone il deposito della motivazione entro 15 giorni, riveste carattere derogatorio rispetto all'art. 544 c.p.p. e non può essere derogata dal giudice. Pertanto, il termine per proporre impugnazione è di 30 giorni, decorrenti, per le parti presenti, dal quindicesimo giorno successivo all'emissione della sentenza e, per le parti non presenti e, comunque, nel caso di deposito della sentenza oltre il quindicesimo giorno, dalla data in cui è avvenuta la notificazione dell'avviso di deposito ai sensi dell'art. 548 c.p.p., comma 2. L'inosservanza di tale termine comporta l'inammissibilità dell'impugnazione proposta oltre il termine di 30 giorni, con conseguente eliminazione delle statuizioni civili e della sanzione pecuniaria civile eventualmente irrogate.