Il dolo del delitto di associazione a delinquere è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo stabile e permanente. Tale adesione può desumersi in modo fortemente indiziante dalla stessa realizzazione dell'attività delittuosa in termini conformi al piano associativo, anche in assenza di una formale contestazione di specifici reati-fine. Ai fini del concorso in estorsione, è sufficiente la coscienza e volontà di contribuire, con il proprio comportamento, al raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita, salvo che l'intervento dell'intermediario abbia avuto la sola finalità di perseguire l'interesse della vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietà umana. L'apprezzamento del profilo concorsuale dell'intermediario deve prescindere dal convincimento soggettivo della vittima e restare ancorato alle concrete dinamiche esecutive e alla capacità dimostrativa circa la prestazione di un fattivo e consapevole contributo alla realizzazione della condotta illecita.