Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2051 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:2051SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Alfonso Di Maio avverso l'ordinanza del Comune di Pompei che gli aveva ingiunto la demolizione di opere edilizie abusive realizzate in assenza del prescritto titolo autorizzativo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In presenza di manufatti abusivi non sanati né condonati, gli interventi edilizi ulteriori (anche se riconducibili a categorie come manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione o realizzazione di pertinenze) ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente, sicché non può ammettersi la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento di opere che, fino al momento di eventuali sanatorie, devono ritenersi comunque abusive, con conseguente obbligo del Comune di ordinarne la demolizione. 2. L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è atto dovuto e vincolato, che non richiede una specifica motivazione ulteriore rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi edilizi, essendo "in re ipsa" l'interesse pubblico alla loro rimozione. 3. Una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza del prescritto permesso di costruire, l'amministrazione comunale deve disporne senz'altro la demolizione, non essendo tenuta a valutare preventivamente la sanabilità delle stesse, la quale consegue necessariamente ad un'istanza dell'interessato ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001. 4. La validità ovvero l'efficacia dell'ordine di demolizione non risultano pregiudicate dalla successiva presentazione di un'istanza ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, essendo l'atto sanzionatorio posto solo in uno stato di temporanea quiescenza, che riacquista efficacia in caso di rigetto della domanda di sanatoria. 5. I provvedimenti repressivi degli abusi edilizi, non devono essere preceduti dalla comunicazione dell'avvio del procedimento, in quanto trattasi di provvedimenti tipizzati e vincolati, che presuppongono un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere non assentito delle medesime.

Sentenza completa

N. 02501/2006
REG.RIC.

N. 02051/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02501/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2501 del 2006, proposto da:
Alfonso Di Maio, rappresentato e difeso, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dall’Avvocato Pasqualina Dentino, con il quale domicilia in Napoli, presso la segreteria del T.A.R. Campania;

contro

il Comune di Pompei, in persona del rappresentante legale p.t., rappresentato e difeso, giusta procura in calce alla copia del ricorso notificato e in virtù di deliberazione di G.C. n. 147/2006, dall’Avvocato Concetta Falanga con il quale elettivamente domicilia in Napoli, presso lo studio dell’Avvocato Giovanni Iodice alla via Giovanni Porzio Centro Direzionale Is. A/7;

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