Consiglio di Stato sentenza n. 5836 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:5836SENT

Massima

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L'informativa interdittiva antimafia adottata dalla Prefettura nei confronti di un'impresa può essere legittimamente fondata su elementi sintomatici che dimostrino il concreto pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nell'attività imprenditoriale, purché tali indizi siano accertati all'esito di una coerente e compiuta istruttoria. Pertanto, l'interdittiva risulta illegittima qualora l'Amministrazione abbia omesso di considerare provvedimenti giudiziari favorevoli a uno dei soci, idonei a smentire o sminuire la rilevanza di alcuni degli indizi posti a suo tempo a fondamento della misura, in quanto tali lacune nell'apparato motivazionale inficiano la validità della valutazione complessiva del pericolo di inquinamento mafioso dell'impresa. Inoltre, la mera allegazione di rapporti di parentela con soggetti pregiudicati, in assenza di ulteriori riscontri sull'influenza di questi ultimi nella gestione dell'attività di impresa, non è di per sé sufficiente a giustificare l'adozione dell'interdittiva antimafia. Resta impregiudicato il potere dell'Amministrazione di riesaminare le risultanze istruttorie acquisite e di adottare le conseguenti determinazioni.

Sentenza completa

N. 04367/2014
REG.RIC.

N. 05836/2014REG.PROV.COLL.

N. 04367/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4367 del 2014, proposto da:
Ministero dell'Interno, U.T.G. - Prefettura di Napoli, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Trasporti Funebri Cesarano Srl, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via degli Avignonesi, 5;

nei confronti di

Comune di Gragnano, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via I. Goiran N.23;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CAMPANIA - NAPOLI: SEZIONE I n.…

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