Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44981 del 2 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44981PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione del termine di durata della custodia cautelare, prevista dall'art. 297 comma 3 c.p.p. per il caso di contestazione a catena di reati, si applica anche quando per i fatti contestati con la prima ordinanza cautelare l'imputato sia stato condannato con sentenza passata in giudicato anteriormente all'adozione della seconda misura. Ciò in quanto la pronuncia di una condanna irrevocabile non può scindere il rapporto di connessione qualificata fra i reati, che sta alla base della retrodatazione del secondo provvedimento custodiale. La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui non prevede tale applicazione, escludendo così la possibilità che il giudicato di condanna possa impedire l'operatività della regola sulla decorrenza dei termini di cui all'art. 297 comma 3 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. DO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2516/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 31/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello Francesco Mauro che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

FATTO

A seguito di annullamento, ad opera della Corte di Cassazione, di una precedente ordinanza di rigetto, il Tribunale di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.