Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2164 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:2164SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato dell'amministrazione comunale, non soggetto all'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la realizzazione di un nuovo organismo edilizio in assenza di permesso di costruire integra di per sé una violazione urbanistica la cui riparazione, attraverso il ripristino dello stato dei luoghi, rappresenta un interesse pubblico preminente e inderogabile. L'accertamento dell'abuso edilizio, descritto in modo puntuale nell'ordinanza quanto a morfologia, dimensioni e localizzazione del manufatto, è sufficiente a sorreggere adeguatamente la motivazione del provvedimento, senza che rilevi la preesistenza dell'opera o il decorso del tempo, in quanto l'interesse pubblico al ripristino non viene meno per il mero trascorrere del tempo, non essendo suscettibile di ingenerare affidamenti nel soggetto trasgressore. L'irrilevanza della comunicazione di avvio del procedimento e l'assenza di discrezionalità nell'esercizio del potere repressivo dell'abuso edilizio comportano che l'ordinanza demolitoria non debba essere preceduta da una ponderazione comparativa degli interessi contrapposti, essendo l'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi insito nella stessa constatazione dell'illecito urbanistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/07/2022

N. 02164/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00723/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 723 del 2017, proposto da:
Luisa Voccia, rappresentata e difesa dall'avvocato Ippolito Matrone, con domicilio eletto presso lo studio Messina Studio Legale in Salerno, via F. Crispi N°1/7;

contro

Comune di Scafati, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Raffaele Marciano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Sant'Anastasia, via Donizetti;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 2180 del 14/02/2017, notificata in data 23/03/20…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.