Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10992 del 2004

ECLI:IT:TARLAZ:2004:10992SENT

Massima

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Il venir meno dell'interesse della parte ricorrente nel corso del giudizio amministrativo determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, qualora la parte ricorrente in un giudizio amministrativo manifesti la sopravvenuta carenza di interesse alla prosecuzione del procedimento, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Tale pronuncia comporta la compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione del venir meno della materia del contendere per fatto sopravvenuto non imputabile ad alcuna delle parti. Questo principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando l'inutile protrarsi di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse tutela altresì l'economia processuale, impedendo l'ingolfamento del ruolo del giudice con controversie prive di attualità. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto ricavabile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali, in modo da risultare autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOIL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO(Sezione Seconda ter) composto dai sigg.ri: Roberto SCOGNAMIGLIO -((omissis)) RESTAINO -Consigliere, rel. Silvia MARTINO -Consigliereha pronunciato la seguenteSENTENZAsul ricorso n. 1838/01 proposto dalla Soc. FELTAM r.l. in liquidazione, in persona del liquidatore dott. ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) con domicilio eletto presso lo stesso in Roma, Via Depretis, 86;controil Comune di Pomezia in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) con domicilio eletto presso lo stesso in Roma, ((omissis)), 18;e nei confrontidella ditta Micheli Torindo e Figli di Micheli Torindo & C, s.n.c., rapp.ta e difesa dagli avv.ti F. G. Scoca e G. Scichilone con domicilio eletto presso lo studio del primo dei sunnominati legali in Roma, alla Via Paisiello, 55;con l'intervento ad opponendumdella s.r.l. Pontina Petroli, rapp.ta e difes…

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