Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40206 del 7 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40206PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione mafiosa, caratterizzata dal mantenimento di contatti con gli altri affiliati, dalla partecipazione a riunioni con associati della stessa famiglia e di altre consorterie mafiose, nonché dalla gestione e distribuzione dei profitti delle attività illecite del sodalizio, integra una condotta di piena e stabile intraneità all'organizzazione criminale, dalla quale può desumersi la concreta e attuale persistenza del pericolo di recidiva, tale da giustificare l'applicazione obbligatoria della misura cautelare della custodia in carcere, in applicazione della presunzione di adeguatezza di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., anche in assenza di una formale rescissione del vincolo associativo. Il giudice, in tali casi, non ha l'onere di dimostrare in positivo la sussistenza delle esigenze cautelari, essendo sufficiente che egli valuti l'eventuale sussistenza di segnali di recesso del soggetto dal sodalizio criminale, tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione di perduranza del vincolo associativo. Ove tale prova non emerga, trova applicazione in via obbligatoria la misura della custodia in carcere, senza che sia necessario motivare anche in ordine alla rilevanza del tempo trascorso dalla commissione del fatto, in ragione della presunzione di adeguatezza di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI E.M. - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
lette/sentite le conclusioni del PG PERLA LORI;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 18 aprile 2018, il Tribunale di Palermo, in funzione di giudice per il riesame dei provvedimenti restrittivi della liberta' personale, adito ai sensi dell'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.