Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 523 del 2012

ECLI:IT:TARVEN:2012:523SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie perde efficacia qualora il privato abbia presentato, in data antecedente all'ordine di demolizione, istanza di sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001. In tale ipotesi, l'esercizio del potere repressivo dell'amministrazione deve rimanere sospeso fino alla pronuncia sulla domanda di sanatoria o alla scadenza del termine decorso il quale "la richiesta s'intende rifiutata". Ciò in quanto, da un'interpretazione coerente del testo normativo, l'effetto sospensivo della domanda di accertamento di conformità si deve desumere anche in assenza di un'espressa previsione normativa. Inoltre, la giurisprudenza amministrativa ha affermato che, nelle ipotesi in cui la domanda di sanatoria dell'abuso segue temporalmente il provvedimento sanzionatorio-repressivo, quest'ultimo perde comunque efficacia, in quanto, se la domanda di sanatoria viene favorevolmente definita, l'ingiunzione di demolizione deve intendersi superata da tale favorevole determinazione, mentre, se viene respinta, l'Amministrazione dovrà necessariamente procedere, con autonomo procedimento, al riesame dell'intera fattispecie ed emanare un nuovo provvedimento sanzionatorio con assegnazione di un termine per eseguirlo, con la conseguenza, anche in quest'ultimo caso, dell'inefficacia del precedente provvedimento demolitorio. Pertanto, l'ordine di demolizione emesso in costanza del procedimento di accertamento di conformità, prima che l'amministrazione si determinasse sui presupposti della sanatoria, deve essere annullato in quanto illegittimo, con conseguente obbligo dell'amministrazione di riesaminare la fattispecie sanzionatoria solo all'esito dell'eventuale rigetto della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

N. 00334/2012
REG.RIC.

N. 00523/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00334/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 334 del 2012, proposto da:
Francesco Baggio e Flash & Partners s.p.a., in liquidazione, in persona dei liquidatori pro tempore, rappresentati e difesi dagli avv. Chiara Cacciavillani, Carlo Alberto Tesserin, Nicola Cavaliere, domiciliati, ai sensi dell’art. 25 c.p.a., presso la segreteria di questo TAR;

contro

Comune di San Martino di Lupari, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Diego Signor, domiciliato ai sensi dell’art. 25 c.p.a., presso la segreteria di questo TAR;

nei confronti di

Vilnai Spa, in persona del legale r…

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