Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23100 del 23 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23100PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nei procedimenti di prevenzione, il ricorso per cassazione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con la conseguenza che non è deducibile il vizio di motivazione, salvo che questa non sia del tutto carente o presenti difetti tali da renderla meramente apparente e in realtà inesistente, traducendosi così in violazione di legge per mancata osservanza dell'obbligo di provvedere con decreto motivato. Tale limitazione del sindacato di legittimità non si traduce in una violazione dei parametri costituzionali di cui agli articoli 3 e 24 Cost., in quanto le forme di esercizio del diritto di difesa possono essere diversamente modulate in relazione alle caratteristiche di ciascun procedimento, purché ne sia comunque assicurato lo scopo e la funzione. Pertanto, la prova nuova che consente la revoca della misura di prevenzione deve presentarsi, nel quadro di un ponderato scrutinio degli elementi a suo tempo acquisiti, come un fattore che determini una decisiva incrinatura del corredo fattuale sulla cui base era intervenuta la decisione, non essendo sufficiente evocare un qualsiasi elemento favorevole che finirebbe per trasformare un istituto che ha il carattere di rimedio straordinario in una non consentita forma di impugnazione tardiva. In applicazione di tali principi, il giudice di merito può legittimamente respingere la richiesta di revoca di una confisca di prevenzione sul presupposto che gli elementi prodotti non sono idonei a dimostrare che il reddito dell'istante abbia subito incrementi tali da giustificare gli acquisti effettuati dei beni oggetto di confisca, ovvero che tali elementi non costituiscano realmente "prova nuova" rispetto a quanto già valutato in precedenti provvedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 17/2015 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 09/12/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Con il decreto indicato in epigrafe, la Corte d'appello di Reggio Cala…

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