La revoca dell'autorizzazione per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente (N.C.C.) è legittima qualora il titolare non dimostri, sulla base di valido titolo giuridico, la disponibilità di una idonea rimessa o sede nel territorio comunale che ha rilasciato l'autorizzazione, in conformità all'art. 8, comma 3, della Legge n. 21 del 1992 e all'art. 17 del Regolamento comunale, che vietano la sosta su suolo pubblico degli autoveicoli adibiti a tale servizio. L'amministrazione comunale, pertanto, può revocare l'autorizzazione ai sensi dell'art. 22 del Regolamento comunale, che prevede tale sanzione nel caso in cui venga meno uno dei requisiti per l'esercizio dell'attività, come accertato a seguito di specifici sopralluoghi. La liberalizzazione introdotta dal D.L. n. 1 del 2012 non ha abrogato automaticamente tali previsioni normative, essendo onere del titolare dell'autorizzazione disporre di uno spazio privato per il ricovero del veicolo, al fine di evitare l'occupazione di aree pubbliche, con conseguenti disagi per la circolazione stradale. Pertanto, l'affidamento ingenerato dal precedente rilascio dell'autorizzazione non può essere tutelato qualora il titolare abbia rappresentato una situazione di fatto non corrispondente alla realtà, sulla base della quale l'amministrazione comunale ha poi adottato il provvedimento di revoca.