Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10432 del 6 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10432PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari a seguito di opposizione della parte offesa è ricorribile in Cassazione solo per violazione del contraddittorio, mentre non è ammissibile il ricorso fondato sulla mera censura della motivazione, anche se questa sia ritenuta illogica, contraddittoria o frutto di travisamento delle allegazioni difensive. L'abnormità del provvedimento di archiviazione, tale da provocare lo stallo del procedimento, può essere dedotta solo nei casi di esercizio dei poteri di archiviazione in assenza delle norme di diritto sostanziale o processuale applicate, non già sulla base di una mera divergenza interpretativa dei documenti o delle allegazioni difensive. Il ricorso inammissibile per tali ragioni comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in ragione della colpa correlata all'irritualità dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

parte offesa nel procedimento c/;

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 12099/2011 GIP TRIBUNALE di PALERMO, del 01/02/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

sentite le conclusioni del PG. di inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone ricorso per cassazione contro il decreto di archiviazione emesso dal giudice per le indagini p…

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