Cassazione penale Sez. I sentenza n. 57609 del 27 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57609PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio commesso da un soggetto armato, a seguito di un precedente diverbio, non può essere giustificato dalla legittima difesa qualora le dichiarazioni testimoniali e le risultanze probatorie dimostrino che l'aggressore, pur avendo subito un'iniziale aggressione, abbia reagito in modo sproporzionato e con intento omicida, infliggendo alla vittima numerose coltellate in varie parti del corpo. In tali casi, la pena inflitta, seppur superiore al minimo edittale, deve essere adeguatamente motivata in relazione alla gravità oggettiva e soggettiva del fatto, nonché alla capacità a delinquere dell'imputato, ai sensi dell'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. BONITO Francesco M - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) - RINUNCIANTE - nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/03/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ORSI LUIGI che ha concluso per Il PG chiede l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza pronunciata il 1 aprile 2015 il GUP del …

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