Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11938 del 21 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11938PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza di un soggetto ad un'associazione di tipo mafioso può essere provata attraverso un complesso di elementi indiziari, quali la partecipazione a episodi estorsivi, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le conversazioni intercettate, i controlli e le frequentazioni con altri appartenenti all'associazione, anche in assenza di una esplicita menzione del soggetto da parte di tutti i collaboratori. La valutazione di tali elementi probatori rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici o contraddittorietà, se congrua ed esauriente nel dare conto dell'iter logico-giuridico seguito. L'obbligo di motivare circa la disponibilità di armi da parte dell'associazione sussiste anche per le c.d. "mafie storiche", dovendo il giudice indicare gli elementi concreti e attuali che provano tale disponibilità nel periodo contestato. La configurazione di più episodi estorsivi come fatti autonomi e separati, in ragione del diverso contesto temporale, della molteplicità e autonomia delle singole richieste e delle distinte tipologie di richieste economiche, rientra nella valutazione discrezionale del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità se sorretta da motivazione adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANTOVANO Alfredo - Presidente

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/05/2021 della CORTE DI APPELLO DI CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SARACO;
udita la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. MASTROBERARDINO PAOLA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avvocato (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RIT…

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