L'assegnazione di un alloggio di servizio da parte della pubblica amministrazione è strettamente connessa al rapporto di impiego e cessa al venir meno di tale rapporto, determinando il dovere di rilascio dell'immobile da parte dell'ex dipendente. L'appartamento, essendo parte di un edificio destinato a sede di pubblici uffici, appartiene al patrimonio indisponibile dello Stato e, pertanto, l'amministrazione può esercitare i poteri di autotutela esecutiva per rientrarne in possesso, a prescindere dalle difficoltà personali o familiari dell'occupante. La mera tolleranza dell'occupazione o la richiesta di pagamento di indennità per l'utilizzo senza titolo non comportano la sdemanializzazione tacita del bene, che rimane soggetto alla disciplina dei beni patrimoniali indisponibili. L'ordine di rilascio dell'immobile, emesso dall'amministrazione competente, è pertanto legittimo e non può essere annullato per ragioni di carattere personale o sociale dell'occupante, prevalendo l'interesse pubblico alla riacquisizione del bene.