Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47994 del 23 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:47994PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, attesta falsamente in un atto pubblico la conformità di una fatturazione ai termini contrattuali, inglobando nei costi di fornitura di beni o servizi costi non previsti dal contratto e determinando così un maggiore esborso per l'amministrazione pubblica, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla circostanza che tale fatturazione irregolare abbia poi costituito il fondamento di un'azione creditoria accolta in sede civile. L'elemento psicologico del reato sussiste anche qualora il pubblico ufficiale non abbia il potere di controllo diretto sulla regolarità delle fatturazioni, essendo comunque tenuto ai doveri di verifica e controllo inerenti alle sue funzioni. Il termine di prescrizione del reato di falso in atto pubblico decorre dalla data dell'atto falso e può essere sospeso per effetto di cause di sospensione previste dalla legge, senza che ciò comporti una violazione del principio di correlazione tra imputazione e sentenza, qualora la condanna riguardi il medesimo fatto oggetto della contestazione originaria, ancorché con una diversa puntualizzazione dei termini dell'irregolarità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

12.4.2008 dall'avv. Barletta Alberto, difensore di TR. It. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 15 novembre 2007.

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO.

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. Giovanni D'Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

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