Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40103 del 6 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40103PEN

Massima

Generata da Simpliciter
L'esibizione di una carta d'identità contraffatta al pubblico ufficiale, al fine di ottenere atti pubblici o certificazioni amministrative, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, in quanto costituisce una falsa attestazione circa la propria identità personale, indipendentemente dalla natura dell'atto pubblico richiesto e dalla rilevanza dei dati falsi forniti. Inoltre, anche l'utilizzo di una semplice fotocopia non autenticata della carta d'identità contraffatta, al fine di ingannare il pubblico ufficiale sulle proprie generalità, è sufficiente a integrare il reato di falso mediato, non rilevando eventuali negligenze o imprudenze del pubblico ufficiale nell'affidarsi alle dichiarazioni o ai documenti presentati. La condotta di chi esibisce una carta d'identità contraffatta al pubblico ufficiale, al fine di ottenere atti pubblici o certificazioni amministrative, integra pertanto il reato di falso ideologico in atto pubblico ex art. 495 c.p., indipendentemente dalla natura dell'atto richiesto e dalla rilevanza dei dati falsi forniti, in quanto l'identificazione delle parti intervenute all'atto notarile costituisce contenuto essenziale dello stesso, oggetto di attestazione da parte del pubblico ufficiale. Inoltre, anche l'utilizzo di una semplice fotocopia non autenticata della carta d'identità contraffatta, al fine di ingannare il pubblico ufficiale sulle proprie generalità, è sufficiente a integrare il reato di falso mediato, non rilevando eventuali negligenze o imprudenze del pubblico ufficiale nell'affidarsi alle dichiarazioni o ai documenti presentati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossell - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Lu - Rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 8/3/2017 della Corte d'appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Pistorelli Luca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa Mignolo Olga, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di L'Aquila ha confermato la conda…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.