Il ritardo nell'esecuzione di una sentenza amministrativa di condanna al pagamento di somme dovute non comporta automaticamente il diritto del ricorrente al risarcimento del danno, dovendo essere valutate le specifiche circostanze del caso concreto, tra cui il tempo trascorso tra la notifica del ricorso per ottemperanza e l'effettivo adempimento da parte dell'amministrazione. Infatti, ai sensi degli artt. 30, comma 3, e 112, comma 3, del codice del processo amministrativo, il giudice può condannare l'amministrazione al risarcimento del danno solo quando ricorrano validi elementi per l'accoglimento di tale richiesta, non essendo sufficiente il mero ritardo nell'esecuzione della sentenza. Pertanto, il giudice amministrativo, nel valutare la richiesta di risarcimento del danno per il ritardo nell'ottemperanza, deve tenere conto di tutti i fattori rilevanti, senza poter presumere automaticamente la sussistenza del danno in capo al ricorrente. La compensazione delle spese di giudizio può essere disposta quando sussistano giustificate ragioni in relazione a quanto statuito nella sentenza.