Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50116 del 12 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:50116PEN

Massima

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Il possesso di beni di provenienza furtiva, in assenza di una plausibile giustificazione circa la loro legittima acquisizione, costituisce elemento indiziario sufficiente per configurare il reato di ricettazione, anche in mancanza di ulteriori elementi probatori diretti, salvo che il soggetto non fornisca una spiegazione convincente in tal senso. La valutazione della prova da parte del giudice di merito, che abbia adeguatamente motivato le ragioni per le quali ha ritenuto non credibile la giustificazione offerta dall'imputato, non può essere sindacata in sede di legittimità per il solo fatto che in altri procedimenti, aventi ad oggetto la medesima vicenda, siano state adottate soluzioni diverse, atteso che la diversità delle valutazioni operate da giudici diversi su uno stesso materiale probatorio non integra di per sé un vizio logico della motivazione. Inoltre, l'omessa allegazione da parte dell'imputato di una plausibile spiegazione circa la provenienza dei beni in suo possesso, a fronte della certa origine furtiva degli stessi, costituisce un elemento indiziario di rilevante valore probatorio, la cui valutazione rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il quale è tenuto a fornire una motivazione "rafforzata" in caso di riforma di una precedente decisione assolutoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 265/2009 CORTE APPELLO di CAMPOBASSO, del 11/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CITTERIO CARLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'annullamento con rinvio con la prescrizione del reato.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per l'accoglimento.

CONSID…

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